giovedì 14 agosto 2025


Riflessioni sul karma e la strage di Gaza - Carla 



Spesso si sente parlare del karma come se fosse un castigo, una punizione, una giustizia (questa volta non Divina ma Karmica) che cade dal cielo e che castiga e sistema ogni ingiustizia.

In questi giorni stavo meditando sulle esperienze che viiamo in questa dimensione terrena, cosa

creano e quali sono le conseguenze.

Il karma di per se’ e’ un riequilibrio di esperienze. In questa dimensione ogni volta che creiamo una esperienza dolorosa va poi riequilibrata.

Se in una reincarnazione creo una esperienza dolorosa per esempio perche’ sono vittima di qualche cosa o qualcuno, l’energia dolore che creo sentendomi e vivendo effettiamente la situazione di vittima (mi uccidono, mi tradiscono, mi torturano, mi derubano, mi rendono povero ecc..) nonn sparisce ma ha bisogno di essere equilibrata. Come si riequilibra? Vivendo l’esperienza traumatica dall’altro punto di vista, ossia essendo a mia volta in qualche esperienza futura un torturatore, un assassino, un ladro, un violentatore ecc.

A livello animico e di esperienza animica questo vivere le esperienze sotto piu’ punti di vista sembra che equilibri il karma.

Sorge pero’ un problema ( ovviamente in questa dimensione non esiste la perfezione perche’ siamo a un livello di consapevolezza e di evoluzione molto basso e siamo identificati con l’ego e le emozioni ), se un secolo fa sono morto ammazzato e per un riequilibrio karmico e’ molto probabile che debba vivere l’esperienza di uccidere, non mi interessa chi uccidero’, non sempre ( anzi e’ molto raro) potro’ reincontrare in questa esistenza la stessa anima che mi ha ucciso un secolo fa ma inconsciamente sento questa spinta energeticamente molto bassa a uccidere e quando lo faro’ avro’ si riequilibrato l’esperienza animica ma avro’ anche creato altro karma perche’ avro’ ucciso molto probabilmente qualcuno che non ha nulla a che vedere con chi mi ha ucciso un secolo fa.

Pensando a cio’ che sta accadendo a Gaza e che lo sterminio del popolo palestinese stia avvenendo ormai da molto tempo ma in questi mesi in maniera drastica, definitiva e pubblica, mi fa riflettere sul karma.

Il popolo Israelita e’ stato perseguitato, sterminato, torturato, massacrato e nell’ultima guerra mondiale in maniera sistematica, organizzata e senza nessuna pieta’ mentre il mondo assisteva silenzio-

so.

Questo stesso popolo oggi fa esattamente lo stesso con il popolo palestinese. E’ un evidente nodo karmico che si sta cercando di equilibrare ovviamente a livello energetico e di consapevolezza del chakra 3 ossia dell’ego, facendo vivere al popolo palestinese le stesse sofferenze, dolori, tragedie vissute dal popolo israeliano.

Ma pensandoci bene israele avrebbe dovuto “vendicarsi ” con il popolo tedesco e con i nazisti ,

mentre agisce sui palestinesi.

Quindi il Karma non e’ una vendetta, ne’ tantomeno un castigo o una giustizia divina.

In questo esperienza terribile a livello umano che non ci eleva assolutamente e non aiuta nella evoluzione umana c’e’ una spiegazione: il popolo di Israele sta vivendo l’esperienza che ha vissuto con

l’olocausto dal punto di vista dell’aguzzino, prima lo ha vissuto dal punto di vista della vittima.

Il popolo palestinese ora sta vivendo questa terribile e dolorosa esperienza terrena questa volta come vittima e chissa quando e chissa dove si dovra riequilibrare un giorno.

Il karma e’ individuale ma anche generazionale e anche nel riequilibrio delle esperienze si crea altro karma, per questo che il Samsara ossia la ruota delle reincarnazioni e’ infinito.

Per questo che il mondo che abbiamo creato non cambia. L’umanita’ si e’concentrata sulla tecnologia, sulla scienza, sulle scoperte e ricerche che possono migliorare la vita terrena ma ha tralasciato l’ aspetto evolutivo spirituale, il livello di consapevolezza si e’ mantenuto molto basso e continuiamo a vivere e vibrare a vibrazioni basse, identificandoci con la coscienza biologica (corpo, emozioni, materia, razionalita’). La connessione con le alte frequenze, con i chakra superiori, con il Se’ anziche con l’Ego sono il vero cammino e proprio in questa dimensione tanto materiale dobbiamo e possiamo elevarci a livelli di consapevolezza piu’ alti.

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